Condannato all'ergastolo per il massacro della sua famiglia.
Dichiarato colpevole da tutti.
Tranne che da se stesso.
Sastiano Russo ha cinquant'anni e una condanna che non lascia scampo: l'ergastolo per l'omicidio della moglie e dei tre figli. Un crimine atroce di cui si è sempre professato innocente.
Dopo tre anni e mezzo in un carcere comune, viene trasferito in un penitenziario del Nord Italia, nel reparto riservato ai detenuti a vita: un microcosmo spietato e surreale, popolato da assassini, terroristi, psicopatici e uomini che non hanno più nulla da perdere.
Tra loro, Sastiano intreccia relazioni ambigue, dolorose, a tratti inaspettatamente umane: il brigatista impenitente, il killer montenegrino, l'artista che scolpisce il pane, il pluriomicida instabile che diventa la sua ombra.
Ma il confronto più difficile è con la propria coscienza. Con la voce di Cetty, la moglie defunta, che continua a perseguitarlo nei corridoi della sua mente e a ricordargli una promessa non mantenuta.
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In bilico tra colpa e innocenza, morte e redenzione, Cella 34 è un viaggio intimo e crudo nell'animo umano, dove l'ergastolo non è solo una pena… ma una lenta discesa nell'inferno personale.