René Guénon, esoterista, martinista, gnostico e libero muratore, poi convertitosi all'Islam, è stato uno dei massimi interpreti della Tradizione e degli studi esoterici ed iniziatici, anche se non ha mai rivendicato, per se stesso, altra funzione se non quella di aver cercato di esporre, nei limiti del linguaggio ordinario, le idee veicolate nel simbolismo, nella ritualità e nella metodologia operativa delle "forme tradizionali", da intendersi quali vie di perfezionamento spirituale dell'essere umano.
Lo studio di René Guénon L'idea del Centro nelle tradizioni antiche (L'idée du Centre dans les traditions antiques) venne pubblicato nel Maggio 1926 sulla rivista francese Regnabit. Si tratta indubbiamente di uno dei più interessanti studi simbolici del grande esoterista francese, uno studio in cui l'analisi degli archetipi si fonde e si compenetra con la geometria sacra quale specchio del mondo.
Secondo Guénon, «il Centro è al tempo stesso il principio e la fine di tutte le cose; è, secondo un simbolismo conosciutissimo, "l'alpha e l'omega"». «(…) esso è anzitutto un punto di partenza, è anche un punto d'arrivo; tutto è derivato da esso, e tutto deve alla fine ritornarvi». «Tutti gli esseri, che dipendono dal loro Principio in tutto quel che sono, devono, consciamente o inconsciamente, aspirare a ritornare verso di esso; questa tendenza al ritorno verso il Centro possiede anche, in tutte le tradizioni, la sua rappresentazione simbolica». «Infatti, questo simbolo, molto più completo dell'alpha e dell'omega, e suscettibile di assumere significati che potrebbero dar luogo a sviluppi pressoché indefiniti, è, per una delle concordanze più straordinarie che si possano incontrare, comune all'antica tradizione indù e all'esoterismo cristiano del Medioevo; e, in entrambi i casi, è ugualmente e per eccellenza un simbolo del Verbo, che è realmente il vero "Centro del Mondo"».