La violenza verbale e la comunicazione improntata all'odio necessitano di un nemico comune verso cui rivolgersi e sfogarsi. Oggi non desta più scandalo il ricorso a insulti e discriminazioni da parte dei politici. In questo libro si indaga il legame tra populismo digitale e risentimento sociale, analizzando quest'ultimo dal punto di vista filosofico per poi metterne in luce la presenza sulla scena politica attuale. Un capitolo empirico esamina gli elementi oggi presenti nella retorica online attraverso un'analisi dei canali Telegram dei partiti populisti di destra e dei movimenti estremisti in Italia. L'obiettivo è mostrare come alcune tendenze che contraddistinguono da tempo la nostra società, quali desiderio di eguaglianza e anti-elitismo, trovino oggi una forma compiuta nella retorica populista e nelle dinamiche dei social network.