"De profundis" è una lettera lunga e appassionata scritta da Oscar Wilde durante il suo periodo di detenzione nella prigione di Reading, tra gennaio e marzo del 1897. Il titolo deriva dal salmo 130 della Bibbia che inizia con le parole "De profundis clamavi", tradotto come "Dal profondo ho gridato". Nella lettera Wilde riflette sulla sua tumultuosa relazione con Lord Alfred Douglas, le sue sofferenze e le sue percezioni sulle difficoltà e le ingiustizie della vita. Wilde esplora temi come l'arte, la religione, la società e la redenzione personale. Trasforma la sua esperienza di sofferenza in carcere in una sorta di illuminazione spirituale, rivedendo la propria vita e le proprie scelte attraverso una lente critica e filosofica. "De profundis" è considerato uno dei testi emotivamente più intensi e storicamente significativi di Wilde, che offre una vista senza precedenti sul suo intelletto e cuore in un momento di profonda crisi personale.
All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.