La letteratura e la fantascienza hanno immaginato a lungo un futuro nel quale i conflitti sarebbero stati combattuti da macchine sofisticate e dotate di un enorme potere distruttivo. La realtà che stiamo vivendo mostra come preoccupazioni del genere, benché suggestive, fossero in effetti semplicistiche e ingenue: lo sviluppo esponenziale della tecnologia condiziona infatti le dinamiche del potere globale in modo più sottile, profondo e pervasivo, e quello militare non è che un aspetto di una mutazione profonda. Alla mobilitazione totale - industriale e intellettuale - delle grandi potenze internazionali richiesta dall'enorme impatto che l'high-tech ha su economia e società coincide una equivalenza perfetta tra controllo delle nuove tecnologie e dominio globale. In altre parole, se la tecnologia pervade ormai e sempre più profondamente ogni aspetto della vita umana, tenere saldo il polso del suo sviluppo - e farlo prima, più rapidamente, con maggiori mezzi di altri - diventa l'elemento decisivo attorno al quale ruotano i nuovi equilibri di potere del mondo. La tecnologia non è perciò soltanto un'arma, bensì al tempo stesso strategia e campo di scontro delle grandi potenze, America e Cina su tutte, che si contendono il primato mondiale. Sulla scia dei grandi realisti del passato come Edward H. Carr o Hans J. Morgenthau, Francesca e Luca Balestrieri studiano in profondità il potere, e i modi in cui la tecnologia lo plasma, come elemento essenziale per comprendere le dinamiche tra gli Stati. Analizzando i molteplici piani attorno ai quali prendono forma i nuovi assetti e passando in rassegna le nuovissime tecnologie, ancora in gran parte sperimentali, oggi al centro degli interessi dei grandi attori internazionali, "Tecnologie dell'impero" si pone al tempo stesso come uno strumento per capire l'attualità e un futuro classico che continuerà a essere letto negli anni a venire.