Mentre i potenti della Terra usano le rispettive propagande per dissimulare le reali intenzioni sulle sorti del conflitto, in Ucraina la gente muore: i soldati, carne da macello buttata nel tritacarne di battaglie strada per strada in città spettrali; i civili, vittime innocenti della folle "operazione militare speciale" russa.
Per avere un quadro definito di quanto sta accadendo in Ucraina, la terra dei confini violati, dei mercati devastati, dei bambini scomparsi, è necessario sporcarsi le mani sul posto. In questo libro Curzi racconta le sue esperienze personali di reporter di guerra dall'inizio delle ostilità attraverso le tappe vissute in prima persona nel Paese, i volti incrociati, le voci ascoltate, le riflessioni di un giornalista dal basso dentro le pieghe di un dramma epocale.
"Credo che questo libro sia importante perché ci riporta, dal campo, la nuda verità, la cruda realtà, e ci consente di prendere parte a un dramma che non è per nulla lontano e di prendere le parti di chi sta combattendo per la sua e la nostra libertà". (Vittorio Emanuele Parsi)