La creatura si sveglia una notte, all'improvviso. Non ricorda il proprio nome, né perché sia sepolto sotto le nevi dei monti Urali. Sente un richiamo lontano, che lo spinge a incamminarsi in cerca di uomini, in cerca di sangue. Ha in mente una parola - Yuki - e sa che si tratta del nome di colui che fece di lui un vampiro, più di cento anni prima.
Mentre l'alba si avvicina, torna la memoria.
Torna il ricordo di un ragazzo di nome Michel e del suo incontro fatale con Yuki, sul sagrato della cattedrale di Saint-Jean, a Lione. Ossessionato e sedotto da quella creatura antica, sebbene riluttante Michel accetta di condividerne l'immortalità e il destino, e di viaggiare con lui attraverso la Francia fino a Rouen, e poi a Parigi, nello splendore della Belle Époque.
Il mondo dei vampiri, però, sottostà a regole rigide. È un mondo brutale, in cui si ama e si muore con intensità e violenza. Michel lo impara presto. Come impara che il prezzo della ribellione del figlio al padre è l'allontanamento, oppure il duello fino alla morte.
Michel, che nel suo cuore è sempre rimasto umano, cerca invece un'altra via, una via incerta, che lo porta a un passo dalla follia.
Ora che si è risvegliato, però, cerca risposte. Yuki è il solo che possa dargliele.
"Sangue del mio sangue" è un romanzo prezioso, per certi versi decadente, una cavalcata attraverso il tempo e uno scavo in profondità nella genesi dei sentimenti.