Pubblicato originariamente nel 1879, "Milano sconosciuta" raccoglie vari reportages precedentemente scritti dall'autore. Con uno stile schietto, che non lascia margini a perbenismi di sorta, Valera si lascia guidare dalle suggestioni di una Milano un po' ombrosa, abitata da quel sottoproletariato urbano di cui lui stesso è stato sensibile esponente. Con l'intento di sconcertare il suo pubblico, egli delinea una vera e propria mappa dei luoghi del vizio meneghini - dai bordelli alle bische - denunciando al contempo la profonda iniquità di una società che fa finta di non vedere i disperati, i diseredati e i miserabili che affollano i sobborghi di Milano. Un'opera preziosissima, che ci regala una descrizione genuina delle miserie che affliggevano i poveri all'indomani dell'unità italiana... -